Se Boston vince anche queste partite, la sua candidatura alle Finals diventa più solida che mai. La franchigia del Massachusetts è ormai giunta all’undicesima vittoria consecutiva: uno score che le permette di essere sempre più leader a Est. Ma stavolta il successo ha un sapore ancora migliore: quello della forza del collettivo, con la convinzione che anche dalla panchina possono arrivare risorse eccezionali, quasi all’altezza dei titolari.
La gara contro Charlotte sembra mettersi subito male: dopo appena quattro minuti di gioco Kyrie Irving è costretto a dare forfait per una gomitata subita dal compagno Baynes. Naso sanguinante e match terminato per il “top player” dei Celtics, che devono quindi giocare tutta la partita senza i cosiddetti “Big Three” (Hayward e Horford già out). Gli Hornets capiscono il momento di difficoltà e decidono di affondare: quando gli ospiti toccano il massimo vantaggio di +18, quasi nessuno immaginerebbe una rimonta di Boston.
E invece è da quel momento in poi che coach Stevens decide di affidarsi alle “riserve di lusso”. Rozier e Larkin lottano come leoni, ma è soprattutto Tatum ad esaltare il pubblico del TD Garden, giocando come un veterano nonostante i suoi 19 anni. In avvio di ultimo quarto Charlotte è ancora sopra di 12, ma il parziale di 3-16 (e il 4/20 dal campo degli Hornets) permette a Boston di completare una rimonta straordinaria, rintuzzando anche l’ultimo tentativo di controsorpasso di Kemba Walker.
Rialza la testa Milwaukee, che dopo 4 sconfitte consecutive va a violare addirittura il parquet dei San Antonio Spurs (87-94). La presenza del nuovo arrivato Bledsoe (13 punti e 7 assist) fa bene ad Antetokounmpo (28 punti e 12 rimbalzi); gli Spurs continuano il loro andamento altalenante, in attesa del rientro di Kawhi Leonard.
Continua a volare Orlando, sempre più terza forza nella Eastern Conference: 112-128 in casa dei Suns, con un sempre più convincente Gordon (22 punti e 7 rimbalzi). Vincono Detroit (111-104 contro Atlanta, 14 punti per Belinelli) e Oklahoma, che regola 120-111 i Clippers con 42 punti di George.