Se ad Ovest sembra che Golden State sia riuscita a respingere – almeno per ora – l’assalto dei San Antonio Spurs, nella Eastern Conference è sempre più concreto l’assalto dei Boston Celtics alla leadership dei Cleveland Cavaliers.
Ieri sera il team allenato da coach Stevens ha superato anche gli Indiana Pacers (109-100) portandosi ad una sola gara di distanza dalla vetta ad Est, occupata proprio dai Cavs, che sono però tornati a mani vuote dalla trasferta di Denver.
Indiana, come al solito, fa il suo onesto match, affidandosi ai colpi risolutivi di un sempre eccellente George (37 punti) e alla ritrovata verve di Jeff Teague (25). Ma quando Isaiah Thomas si presenta sul parquet in queste condizioni, sono dolori per tutti: la stella dei Celtics – 25 punti complessivi – domina principalmente nel terzo quarto insieme a tutti i suoi compagni. Boston prende il largo, ma si adagia troppo sugli allori: i Pacers si ricompongono e tornano a far paura, riportandosi a sole sei lunghezze dai padroni di casa. Ma è ancora Thomas ad infilare un paio di canestri decisivi: Indiana va definitivamente al tappeto, Boston conquista il quinto successo nelle ultime sei gare e minaccia seriamente il primato di Cleveland.
E proprio in casa Nuggets si consuma la disfatta di LeBron e soci. Denver si riscatta dopo i due ko contro Houston e batte i campioni in carica 126-113, nonostante i 33 punti del solito Kyrie Irving. LeBron non è il solito, e si vede: solo 18 punti e 5 assist per la stella dei Cavs, che vedono avvicinarsi sempre più i Boston Celtics nella Eastern Conference.
18 punti, 14 assist e 11 rimbalzi: Russell Westbrook entra nella leggenda. Il fenomeno di OKC è infatti diventato il primo giocatore di sempre a chiudere con una tripla doppia (la 35esima stagionale) senza sbagliare un tiro dal campo (6/6) e dalla lunetta dei liberi (6/6). E’ netta la vittoria di Oklahoma contro Philadelphia: 122-97, 24 punti di Kanter.