“Sono onorato di entrare a fare parte della Hall of Fame”. Queste le prime parole di Yao Ming dopo l’introduzione nel gotha del basket. Yao è il primo giocatore cinese ad entrare nella Basketball Hall of Fame: forse anche per questo la sua introduzione è stata fatta da tre “mostri sacri” (come li ha chiamati lo stesso Yao Ming) come Mutombo, Russell e Bill Walton.
“Sono tre giocatori che hanno scritto la storia di questo sport – ha detto l’ex Rockets – Russel ha vinto 11 anelli, Walton per me è stato un mentore specialmente quando sono arrivato in NBA e anche a Mutombo mi sento molto vicino perché abbiamo giocato 5 anni assieme, più della metà della mia carriera”.
Parlando del suo ex team, Yao Ming ha detto che ci sono state conquiste difficili da raggiungere, “ma guardando al passato posso dire che poi così ardue non erano. Certo, forse è facile dirlo adesso… Le cose più importanti però sono state le lezioni apprese nel quotidiano e l’esperienza che mi ha permesso di guardare avanti”.
“Ciò che davvero mi ha portato fin qui sono stati i miei compagni di squadra e i miei allenatori. E’ questo l’unico motivo per cui sono qui adesso”. Allen Iverson non riesce a nascondere la sua commozione. “Nel discorso di domani parlerò anche di chi invece mi ha denigrato per tutto il corso della mia carriera, ma ora non è il momento. Sono sempre stato povero, poi d’un tratto sono diventato ricco. Sto ancora cercando di capire quali sono state le conseguenze dell’essere stato un giocatore Nba, da questo punto di vista sto ancora imparando e sono alla ricerca della mia strada”.
Shaq ha tenuto un discorso piuttosto divertente. Immancabile il riferimento a Kobe Bryant (che ieri si è complimentato con O’Neal su Instagram, ndr): “Un ragazzo che mi ha spinto e mi ha aiutato a vincere tre titoli di fila, ma mi ha anche buttato fuori dalla squadra facendomi spedire a Miami”.