NBA, Cavs ko a Detroit. Harden fa volare Houston

detroit cavsE’ tipico: dopo una grande vittoria, caratterizzata da una grande rimonta e quindi da un grande sforzo, soprattutto contro la superfavorita e la corazzata per eccellenza, c’è inevitabilmente un calo di tensione. E’ proprio quanto accaduto ai Cleveland Cavaliers, che dopo aver sconfitto Golden State all’ultimo respiro grazie alla magia di Kyrie Irving hanno riassaporato l’amaro calice della sconfitta (la settima stagionale) a Detroit (106-90).

Coach Lue decide di tenere a riposo LeBron James dopo gli straordinari risultati decisivi nella vittoria sui Warriors: scelta comprensibile, ma che i Cavs pagano soprattutto nella ripresa, quando ci sarebbe stato bisogno di LeBron per arginare i Pistons. Che sono riusciti a scappare soprattutto grazie alla precisione nel tiro da fuori (in particolare Harris e Caldwell-Pope). Cleveland ha provato a tenersi in partita con i soliti Irving e Love, ma non è bastato. Tre partite senza LeBron, tre ko: vorrà pure dire qualcosa.

Nella vittoria di Houston su Phoenix (131-115) c’è – come al solito – la mano pesante di James Harden: in soli tre quarti, il Barba ha messo a segno 32 punti e 12 assist, risultando sempre più fondamentale per il team guidato da coach D’Antoni. Nel terzo quarto gli ospiti precipitano addirittura a -34: a poco servono i 24 punti di Bledsoe.

Toronto riesce nell’impresa di espugnare Portland (91-95). Va detto che i padroni di casa erano privi di un giocatore troppo importante come Lillard, ma i Raptors non hanno rubato nulla, affidandosi all’ottimo momento di Lowry (27 punti). Portland nel finale ha provato a regalare la gioia della rimonta al suo pubblico, ma ci ha pensato DeRozan dalla lunetta a spegnere i sogni di McCollum e soci.

Sacramento supera al fotofinish Philadelphia (102-100): decisiva, nel finale, la stoppata di Cousins su Embiid. Dopo aver perso il derby dopo 3 anni, i Clippers – decimati dalle pesanti assenze di Paul, Griffin e JJ Redick – cadono anche contro Denver: grande prestazione di Danilo Gallinari (23 punti), a Doc Rivers non basta Crawford (23 punti).

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