Le gare della notte in NBA hanno detto due cose in particolare: la sconfitta dei Clippers a Detroit (97-108), che perdono così il miglior record NBA e a Ovest (superati da Golden State), e le 1000 partite nella Lega di LeBron James, che festeggia con la roboante vittoria dei Cavaliers sui Mavericks (128-90).
Per i losangelini è la prima sconfitta esterna della stagione. I Clippers stavano vivendo un momento d’oro, un autentico sogno: ci hanno pensato i Pistons a riportarli sulla terra, nonostante i 24 punti a testa di Redick e Griffin. Detroit si è anche complicata la vita nel finale, complice la grande rimonta di Los Angeles che per un attimo aveva illuso Doc Rivers (da -18 a -3 a 7 minuti dalla sirena conclusiva). Ma Detroit non si è scomposta e ha pian piano riallungato, non scendendo più sotto i 7 punti di vantaggio.
Sono 38 i punti di distacco rifilati dai Cavs a Dallas: troppo superiore la compagine campione del mondo in carica, che ha festeggiato nel migliore dei modi le 1000 partite in NBA di sua maestà LeBron. Ottavo successo di fila per Cleveland, a cui fa da contraltare il ruolino di marcia davvero precario dei Mavs (2-13). Kevin Love (27 punti) e James Irving (25) sono i protagonisti del successo Cleveland, che al riposo aveva già segnato 72 punti.
Ci vuole un supplementare (129-132) per permettere a OKC di superare lo scoglio Nuggets, privi di Danilo Gallinari. Mattatore, manco a dirlo, Russell Westbrook: un’altra tripla doppia per la stella dei Thunder (36 punti, 18 assist e 12 rimbalzi) che fa tornare al successo Oklahoma dopo un periodo buio.
Senza Embiid i 76ers perdono molto del proprio valore. Phila cede in casa contro Chicago (89-105): non basta il solo Ilyasova, che pure ha realizzato 14 punti e 7 rimbalzi. I Bulls ottengono la sesta vittoria in otto partite, con Dwyane Wade e Jimmy Butler scatenati: 26 punti a testa.
Vittorie esterne per Washington e Miami, che espugnano rispettivamente i parquet di Orlando (91-94) e Memphis (81-90). Vince in trasferta anche Toronto (99-105), trascinata dai soliti DeRozan (26 punti) e Lowry (19): a Milwaukee non sono sufficienti i 29 punti e 11 assist del sempre positivo Antetokounmpo.