Non solo Cleveland – Golden State. Il giorno di Natale ha regalato anche tante altre emozioni agli appassionati della NBA. Certo, tutti i riflettori erano puntati sul supermatch della Quicken Loans Arena, e i protagonisti dei due team che si sono giocati l’anello nella finalissima di qualche mese fa non hanno di certo tradito le aspettative, tenendo tutti incollati davanti allo schermo fino all’ultimo secondo.
Ma ieri c’è stata anche un’altra sfida dal grandissimo fascino: il derby di Los Angeles tra Lakers e Clippers allo Staples Center. E anche qui è accaduto qualcosa di “magico”: i gialloviola sono riusciti a battere i cugini dopo 11 sconfitte consecutive (111-102). Un successo derivato da una splendida prova collettiva: lo dimostra il fatto che i Lakers hanno mandato ben 7 giocatori in doppia cifra.
Va detto che coach Doc Rivers era privo dei suoi due uomini migliori, Chris Paul e Blake Griffin. E la sfortuna ha continuato a perseguitare i Clips anche durante il match: JJ Redick, infatti, ha dovuto abbandonare anzitempo le ostilità per un risentimento muscolare (22 punti per lui fino a quel momento).
Il break decisivo dei Lakers avviene nel terzo quarto: i gialloblu spingono sull’acceleratore, i Clippers non trovano le contoromisure e sprofondano addirittura di 18 lunghezze. Ma Crawford e Speights non hanno alcuna intenzione di alzare bandiera bianca in anticipo, specialmente in un derby: il grande sforzo fa risalire i Clips fino al -4, ma Walton e Russell stoppano ogni velleità degli uomini di Rivers. Ci vorrebbe almeno uno tra Paul e Griffin per provare il miracolo di Natale, che non avviene: vincono i Lakers, non succedeva dal 2013!
Nell’altra sfida di giornata, gran colpo dei Boston Celtics, che vincono 119-114 al Madison Square Garden contro New York. Ai Knicks non bastano i 29 punti di Carmelo Anthony e i 25 di Derrick Rose: ad esultare sono i Celtics, trascinati ancora una volta da uno splendido Isaiah Thomas (27 punti).