Anthony Davis ne segna 37, ma Russell Westbrook inanella la quinta ‘tripla doppia’ consecutiva (l’ultimo a riuscirci era stato un certo Michael Jordan, nel 1988-89…) e Oklahoma conquista così la quinta vittoria di fila ai danni dei New Orleans Pelicans (101-92).
Westbrook è incontenibile fin dalle prime battute del match, e lo sarà fino alla sirena conclusiva: 28 punti, 17 rimbalzi e 12 assist, più quella tripla nel finale che spinge i Thunder sul 99-92 e spegne ogni speranza di rimonta Pelicans.
New Orleans, alla quarta sconfitta in 5 gare, si affida, interamente, o quasi, ad Anthony Davis: e fa bene, perchè “The Brow” è l’altro autentico fenomeno che si aggirava sul parquet ieri sera. Ma quando si tratta di conquistare la scena nei momenti decisivi del match, a salire in cattedra è Russell Westbrook. Per la gioia dei Thunder.
Reggie Jackson finalmente esordisce in campionato e totalizza 18 punti complessivi alla sua prima apparizione: quella che poteva essere un’ottima notizia per Detroit viene inevitabilmente ‘oscurata’ dalla sconfitta a domicilio contro gli Orlando Magic (92-98). Gli ospiti non partono benissimo, ma con il passare dei minuti prendono in mano le redini del gioco (21 punti e 4 assist di Ibaka) e nel finale difende il vantaggio senza troppi patemi.
Continuano a volare i New York Knicks, che ottengono l’ottava affermazione nelle ultime 11 gare. Stavolta a farne le spese sono stati i Sacramento Kings, sconfitti 106-98. Una partita strana: New York era andata addirittura sul +21 nel secondo quarto, ma nella ripresa uno strepitoso Cousins (36 punti complessivi) ridava linfa vitale ai Kings: parziale di 18-0 e Sacramento che si rifà sotto, fino al -2 a 5 minuti scarsi dal termine. Ma il finale è tutto Knicks, per l’entusiasmo del pubblico del Madison.
Tornano alla sconfitta i Clippers, che stanno vivendo un momento piuttosto altalenante dopo la partenza spumeggiante. Allo Staples Center a passare sono gli Indiana Pacers (102-111), nonostante il +15 nella prima parte di gara per i losangelini. Nel secondo tempo Indiana domina in lungo e in largo, toccando il +20: Griffin prende per mano i Clippers e li riporta fino al -4, ma ci pensa la bomba da fuori di George a sancire il successo per la franchigia di Indianapolis.