Gli è mancato un solo rimbalzo per la 18esima tripla doppia stagionale. Ma al di là dei numeri e dei record personali, ancora una volta Russell Westbrook risulta fondamentale per Oklahoma: i suoi 21 punti e 14 assist (oltre a 9 ‘rebound’) permettono ad OKC di vincere in una trasferta difficile come quella di Chicago (94-109).
Finalmente i Thunder dimostrano che, oltre a Westbrook, c’è anche una squadra. Sì, perchè nella bella affermazione di Oklahoma c’è anche la prova convincente della coppia di lunghi schierata da coach Donovan: Steven Adams e Enes Kanter tolgono il sonno alla retroguardia Bulls, con (rispettivamente) 22 e 20 punti.
Va detto che Chicago non arrivava a questa partita nelle condizioni migliori. In particolare, Jimmy Butler: la stella dei Bulls era chiaramente debilitata a causa di un’influenza. A tenere in piedi Chicago ci ha provato Dwyane Wade, ma i suoi 22 punti non sono bastati ad evitare il ko interno. Forse era meglio tenere Butler a riposo, come infatti avverrà nella prossima trasferta di Washington. Dove invece giocherà Rondo, che ieri ha ‘inanellato’ la sua quinta panchina consecutiva.
I Thunder chiudono il primo tempo avanti già di 15 lunghezze: vantaggio che verrà poi incrementato nel terzo quarto, con OKC che toccherà il +25. Gli ultimi 12′ sono solo per le statistiche.
Minnesota – Dallas è la gara che vede brillare due protagonisti su tutti: stiamo parlando di Anthony Towns e Harrison Barnes. Il centro di Minnie totalizza 34 punti e 11 rimbalzi ed è determinante nel successo dei Timberwolves (101-92); prestazione encomiabile anche per l’ala piccola dei Mavericks, che realizza 30 punti comunque non sufficienti ad evitare a Dallas la terza sconfitta di fila. Minnesota, invece, interrompe la serie negativa che durava da 4 gare: decisivi anche i 9 punti di Ricky Rubio negli ultimi 7 minuti. I Mavericks devono alzare bandiera bianca, nonostante il miglior Dirk Nowitzki visto in questa stagione (26 punti).