35 punti, sei rimbalzi e cinque assist: basterebbe questo per descrivere l’ennesima prova ‘monstre’ di Russell Westbrook (unico giocatore di OKC in doppia cifra), in condizione di forma davvero eccezionale. Un’altra grande prestazione che permette ai suoi Oklahoma Thunder di sconfiggere anche i Los Angeles Clippers dopo aver regolato nell’ordine i 76ers, i Suns e i Lakers. Con un Westbrook così, il ricordo di Kevin Durant appare sempre più sbiadito…
Già nel primo tempo Oklahoma metteva le cose in chiaro, concludendo la prima frazione avanti di 8 grazie alla tripla di Abrines ai margini dell’intervallo lungo. I Clippers non erano partiti male, sostenuti da un Marreese Speights piuttosto ispirato in questa prima fase del torneo: tuttavia, i losangelini non sono riusciti a tenere testa ai Thunder che pure non hanno particolarmente brillato in fase offensiva (eccetto Westbrook, naturalmente…).
Il livello dei rispettivi attacchi non si fa apprezzare nemmeno nella ripresa: i Clippers provano a recuperare lo svantaggio con determinazione, e ci riescono innescando così una sfida punto a punto. E’ proprio in questi casi che la differenza è chiamato a farla il ‘campionissimo’: negli ultimi due minuti Westbrook infligge colpi mortali a LA e fa trionfare Oklahoma con un canestro a 18” dalla fine. I Thunder mantengono così la loro imbattibilità stagionale.
Nelle altre sfide, da sottolineare la quarta sconfitta su quattro partite dei Philadelphia 76ers, battuti 109-93 dagli Charlotte Hornets di Marco Belinelli (11 punti, 3 assist e 2 rimbalzi in 21 minuti). Phila paga il turno di riposo dato a Embiid, ma il nuovo acquisto Ilyasova ha già fatto vedere cose buone (14 punti). Ancora una volta i 76ers buttano all’aria un vantaggio di 13 punti: nella ripresa Batum e Walker fanno volare gli Hornets.
I Boston Celtics battono 107-100 i Chicago Bulls, mentre DeRozan sfodera un’altra prova pazzesca: 40 punti e 5 assist nel successo di Toronto su Washington (113-103). Phoenix esulta al supplementare contro Portland (118-115).