Contro Atlanta non erano bastati 46 punti per permettere ai suoi Thunder di ottenere il successo. Stavolta Russell Westbrook si ferma a 42 – e hai detto niente – ma OKC trionfa sul parquet dei Pelicans (110-121). La stella di Oklahoma risulta ancora una volta decisiva: oltre allo score a canestro, Westbrook infila anche 10 rimbalzi e 7 assist.
Ha provato ad emularlo Anthony Davis, e va detto che ha fatto davvero il massimo: doppia doppia da 34 punti e 15 rimbalzi, prestazione assolutamente di livello per la star di New Orleans. Ma all’inizio dell’ultimo quarto OKC piazza il parziale di 11-0 che imprime una svolta netta alla gara: gli ospiti volano sul +13 e i Pelicans non saranno più in grado di riavvicinarsi.
Torna subito alla vittoria Houston, che si mette alle spalle la battuta d’arresto nel derby texano contro San Antonio e riprende la marcia sconfiggendo a domicilio i Phoenix Suns (111-125). I Rockets si erano fermati dopo 10 successi consecutivi: uno stop che poteva intaccare il morale della truppa di Mike D’Antoni. Ma non è andata affatto come qualcuno poteva temere: Houston rischia solo nel terzo periodo, quando i padroni di casa recuperano lo svantaggio risalendo fino a -2. Tocca a James Harden – e chi, se no – ristabilire le distanze e garantire la vittoria a Houston: per il Barba altra prestazione da favola, caratterizzata da una doppia doppia (27 punti e 14 assist).
Non servono i supplementari stavolta a Cleveland: i Cavs regolano nuovamente i Bucks (113-102) sospinti dalla vena di Kyrie Irving (31 punti) e del sempre puntuale LeBron James (29). Per Milwaukee ancora una buona prestazione, caratterizzata dalle belle performance del solito duo Parker e Antetokounmpo (55 punti in due), ma ancora una volta insufficiente per tornare a casa con il bottino pieno. I Bucks si avvicinano alla fine del terzo quarto (-3), ma negli ultimi 12′ Cleveland schiaccia il piede sull’acceleratore e chiude i conti. Espulso Jefferson nel finale, che dice qualche parola di troppo agli arbitri e si becca il secondo tecnico.