Playoff, Irving e Leonard danno spettacolo: Cleveland e San Antonio sul 2-0

irving leonard cleveland san antonio Un’altra vittoria sudata, ma un’altra vittoria. Questo è quello che conta (per ora) dalle parti di Cleveland, che va sul 2-0 contro Indiana (117-111) e guarda con fiducia alla doppia trasferta di Indianapolis.

I Cavaliers, come noto, hanno tre rulli compressori, e quando si attivano tutti insieme diventa davvero dura per qualsiasi avversario. Ieri LeBron, Irving e Love si sono spartiti punti e show. James ha condotto le operazioni infilando 25 punti, 10 rimbalzi e 7 assist (pur perdendo 8 palle, non da lui), Kevin – implacabile da fuori – ha totalizzato 27 punti e 11 rimbalzi, ma il protagonista assoluto è stato Kyrie: 37 punti, 25 dei quali nella ripresa dove il 25enne di Melbourne ha mandato in frantumi la difesa dei Pacers.

Tutto bene, quindi? No, niente affatto. I Cavs sono ancora molto lontani dalla condizione necessaria per riuscire a difendere il titolo. Specialmente nei meccanismi difensivi, su cui coach Lue dovrà ancora lavorare molto. Inoltre, va migliorata anche la condizione mentale: nell’ultimo quarto Indiana ha recuperato da -18 e ha fatto nuovamente tremare la Quicken Loans Arena, grazie anche alla solita verve di Paul George (32 punti, 8 rimbalzi e 7 assist).

La sfida sembrava chiusa nel terzo quarto, con Cleveland avanti 96-78, ma negli ultimi 12′ viene fuori tutto il carattere di Indiana, che risale fino al -4 siglato a 19 secondi dalla sirena. Troppo tardi per il clamoroso sorpasso, ma abbastanza per non considerare la serie già chiusa.

Nessun problema, invece, per San Antonio, che si sbarazza nuovamente di Memphis (96-82). Sugli scudi, ancora una volta, Kawhi Leonard: 37 punti e 11 rimbalzi per la stella degli Spurs che fa venire il mal di mare alla retroguardia dei Grizzlies. Come nella gara tra Cavaliers e Pacers, anche qui San Antonio va addirittura sul +28 prima di subire la rimonta di Memphis, che era riuscita a portarsi a sole 4 lunghezze dai padroni di casa. Buone impressioni per coach Fizdale, che nel post-partita si è lamentato con gli arbitri: “Non avrò il pedigree di Popovich ma non permetto che ci trattino così”. Parole che gli costeranno quasi sicuramente una multa.

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