Thomas fa volare Boston: Cavs ko. Super Leonard nella vittoria Spurs

boston clevelandUna tripla doppia di LeBron James e 28 punti di Kyrie Irving non sono bastati a Cleveland, che torna da Boston con un ko (99-103). Davvero importante la prova dei padroni di casa, che hanno trovato in Isaiah Thomas un autentico ‘profeta’: i suoi 31 punti hanno permesso a Boston di regolare i Cavs, insieme alla ‘sfiorata’ tripla doppia di Horford (9 punti, 10 rimbalzi e 10 assist).

Ma la gara tra Celtics e Cavs si è svolta tutta all’insegna dell’equilibrio. Una lunga serie di sorpassi e controsorpassi, una battaglia senza esclusione di colpi fino al canestro risolutivo di Thomas e il tiro della possibile vittoria ospite, scoccato dal nuovo arrivato Deron Williams, che si infrange sul ferro.

28 punti, 13 rimbalzi e 10 assist: un’altra prestazione maiuscola di LeBron, l’ennesima della sua carriera, purtroppo per lui non sufficiente per tornare dal TD Garden con il bottino. Cavs e Celtics hanno dimostrato di meritare le posizioni di vertice che occupano nella Eastern Conference. Un ko, quello di Boston, che i Cavaliers possono subito ‘assorbire’: il vantaggio sul secondo posto resta ancora di tre partite. E poi, perdere su questo parquet, contro questi Celtics – e contro questo Thomas – non è di certo un’onta.

La spunta di misura San Antonio, che batte 100-99 gli Indiana Pacers. La sfida nella sfida tra Kawhi Leonard e Paul George va al top player degli Spurs: 31 punti e 10 rimbalzi, contro i 22 punti di George. E’ proprio Leonard l’uomo decisivo nel finale: è lui a realizzare gli ultimi 9 punti degli Spurs, compreso il canestro della vittoria.

Successo netto quello degli Houston Rockets allo Staples Center contro i Clippers: 103-122 per gli uomini di Mike D’Antoni, con 26 punti di James Harden e 23 di Ryan Anderson. Per i Rockets è il settimo successo nelle ultime nove gare. 

Prosegue l’ottimo momento di Washington, che vince anche a Toronto (96-105). Ai Raptors, che devono rinunciare a Lowry fino al termine della regular season, non bastano i 24 punti di DeMar DeRozan.

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